Inchiesta nel mattatoio di Ponts-de-Martel

Queste immagini, scattate nel novembre 2018, provengono dal mattatoio di Ponts-de-Martel, nel cantone di Neuchâtel.

Questa è ormai la quarta inchiesta in un mattatoio svizzero pubblicata dall'associazione e, ancora una volta, assistiamo agli stessi orrori: animali che lottano con tutte le loro forze per non essere uccisi, macellati uno di fronte all'altro e spesso, in violazione delle leggi sulla macellazione, con stordimenti mal riusciti e animali probabilmente macellati ancora coscienti.

Quando ci renderemo finalmente conto che non esiste un’uccisione etica per degli individui che non vogliono morire?

Nonostante tutto, il cantone di Neuchâtel e la Confederazione hanno sovvenzionato la ristrutturazione di questo luogo di morte con un importo di oltre un milione di franchi.  Le nostre tasse quindi finanziano direttamente questi orrori.

Interpelliamo il governo di Neuchâtel su questo argomento!

Già 5,422 firme, aiutateci a ottenerne 6,000

Firmo la petizione

Dietro ai muri, animali che soffrono…

Questa mucca indirizza un ultimo sguardo all’addetto che sta per abbatterla.


La foto contiene un contenuto sensibile
che alcune persone potrebbero trovare disturbante.

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Poco importa la specie, nessuno evita il macello.

Questa scrofa verrà per parecchi secondi sottoposta ad elettrocuzione fino allo stordimento.


La foto contiene un contenuto sensibile
che alcune persone potrebbero trovare disturbante.

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Degli animali sono sgozzati probabilmente mentre sono ancora coscienti.


La foto contiene un contenuto sensibile
che alcune persone potrebbero trovare disturbante.

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Deindividualizzati e uccisi uno dopo l’altro, qui, gli animali non sono che dei prodotti.

Ognuno di questi animali era un individuo che teneva alla propria vita.

Perché tutto ciò è possibile?

Tra violenza legale e violenza illegale, dobbiamo veramente fare la differenza? Picchiare un animale è illegale, ma ucciderlo non pone alcun problema agli occhi della legge. Se scivola sul pavimento del mattatoio, è illegale. Ma se gli tagliamo la gola, la legislazione non trova nulla di sbagliato.

Non è l’insieme di tutte queste pratiche ad essere scioccante? Infatti, noi uccidiamo gli animali contro la loro volontà e questo non può essere fatto che in modo violento a seguito dei vari atti di resistenza da parte loro. Ma di fronte a gabbie di contenzione, pinze elettriche e pungoli, barre di metallo e pistole con chiodi perforanti, come potrebbero gli animali salvarsi?  È profondamente ipocrita affermare che si possano uccidere "umanamente" animali che mostrano resistenza di fronte alla morte.

I mattatoi sono un'istituzione violenta e, per definizione, assassina. Sono l'espressione della legge del più forte che la nostra società afferma di aver superato.

Gli animali hanno bisogno del nostro aiuto. Chiudiamo i mattatoi!

Nella nostra società, il nostro rapporto con gli animali si basa sullo specismo. Per analogia con il razzismo e il sessismo, lo specismo si riferisce all'ideologia che ritiene la vita e gli interessi degli animali meno importanti solo perché appartenti ad un'altra specie.

Come spiegare di accettare queste uccisioni, se non considerando gli animali come semplici oggetti di cui poter disporre come meglio si crede?

Eppure la scienza ha ormai dimostrato che, lungi dall'essere oggetti, gli animali sperimentano una vita soggettiva complessa, mostrano preferenze, desideri e una personalità propria.

Lo specismo è indifendibile perché gli esseri umani non sono gli unici a provare emozioni: dobbiamo quindi rispettare la vita e gli interessi degli altri esseri senzienti che condividono con noi questo pianeta.

Un caso isolato? La risposta nelle nostre altre inchieste.

Le nostre tasse sovvenzionano il maltrattamento degli animali

Petizione al Gran Consiglio e al Consiglio di Stato di Neuchâtel

Signore e Signori deputate/i,

L'associazione PEA - Per l'Uguaglianza Animale ha pubblicato sul sito macelli-svizzeri.ch un video del macello di Ponts-de-Martel in cui si vede che la macellazione degli animali avviene in condizioni spaventose, e anche regolarmente in violazione della legislazione svizzera sulla protezione degli animali.

Per questi motivi, l'associazione ha presentato una denuncia penale al Ministero Pubblico, e una copia di questa denuncia all’ Ufficio del consumo e degli affari veterinari (SCAV).

Al momento della sua ristrutturazione nel 2013, lo Stato di Neuchâtel aveva concesso un credito di 694'000 franchi al macello regionale di Ponts-de-Martel e anche la Confederazione aveva contribuito con un importo simile (vedi pagina 21 del presente rapporto). Possiamo quindi dire che dei soldi pubblici sovvenzionano gli abusi sugli animali che avvengono in questo macello.

Chiediamo quindi alla vostra autorità di pronunciarsi sulle seguenti questioni:

  • Qual è la posizione della vostra autorità sul fatto che lo Stato di Neuchâtel e le nostre tasse sovvenzionano un'azienda che non rispetta la legge sulla protezione degli animali e che li maltratta?
  • Come si può spiegare che i servizi veterinari, che dovrebbero garantire il rispetto della legislazione sulla protezione degli animali, abbiano permesso che si creasse questa situazione?
  • Cosa intende fare per porre fine a queste sofferenze?

Poiché è inaccettabile che i soldi pubblici siano usati per perpetuare un sistema ingiusto che consiste nello sfruttare e uccidere individui senzienti, vi chiediamo di rifiutarvi di fornire qualsiasi futuro sussidio a qualsiasi azienda il cui scopo sia quello di sfruttare o uccidere animali.

Ringraziandovi in anticipo per le vostre risposte, vi inviamo, Signore e Signori, i nostri rispettosi saluti.

La petizione è stata inoltrata al veterinario cantonale l'11 giugno 2019, ma puoi firmare ancora e condividerla in modo da darle sempre piú importanza!

Grazie alle piú di 4'200 persone che hanno chiesto la chiusura di questo macello e che hanno permesso di rendere noti al grande pubblico questi orrori

Insieme per gli animali

L'associazione PEA - Per l'Uguaglianza Animale, ha come obiettivo la fine dello specismo e l'avvento di una società egualitaria per tutti gli animali. É urgente mettere fine allo sfruttamento non giustificabile di cui sono vittime gli animali, e di rispettare la vita di tutti gli esseri senzienti, che siano umani o meno.

Realizzato da volontari, il nostro lavoro è reso possibile grazie alla generosità dei sostenitori e dei simpatizzanti.

Association PEA - Pour l'Égalité Animale
IBAN : CH10 0900 0000 1441 8134 8
BIC (Swift-Code) : POFICHBEXXX
PostFinance SA, Mingerstrasse 20, 3030 Berne

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Foto: 123RF/backyardphotography

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